Collecorvino, un borgo da sogno

Collecorvino, un borgo da sogno

Dalle immagini si capisce il perché non è affatto difficile essere attratti da questo paese ubicato a metà strada tra le montagne e il mare, a pochissimi chilometri da Pescara.

La sua storia risale a tempi arcaici, quando la regione era abitata dagli antichi popoli italici, anche se la storia documentata di Collecorvino, inizia principalmente nel Medioevo.

L’Etimologia del nome non ha consensi univoci perché c’è chi lo attribuisce alla presenza di corvi, e chi invece lo attribuisce a un capitano di ventura chiamato Corbino.

Negli anni vissuti, dalla mia infanzia a oggi, sono cambiate molte cose, ma, quello che non è stato possibile peggiorare, è la vista d’insieme di questo borgo medioevale che fatta eccezione per un disarmonico sviluppo edilizio nell’immediata periferia, è rimasto quello di sempre.

Drone: giorno – evidenza parse e convento quindi convento da vicino Girovagando per le strette vie del centro riecheggiano nella mente i suoni delle botteghe artigiane: il martello che ritmicamente batte il ferro; la combinata del falegname; il suono sordo e ovattato del calzolaio; il chiacchierio delle donne sedute fuori dalle proprie abitazioni intende al ricamo; alle animate discussioni di sport e politica nelle botteghe dei sarti, e poi ancora il rumore degli strumenti musicali: il clarino, il sax, la fisarmonica, il bombardino e la tromba o più semplicemente quelle voci provenienti dalla piccola scuola di musica che negli anni ha sfornato dei veri e propri talenti.

Come dimenticare, per ultimo, lo scriccolio delle posate e i profumi che provenivano da ogni abitazione a ora di pranzo?

Purtroppo, pur se le vie sono rimaste le stesse, le case ristrutturate e abbellite, sono spariti gli abitanti, i negozi, i bar, gli artigiani e con loro la musica, il rumore e la poesia del centro storico.

Non possiamo porre rimedio, allo scempio sociale e allo spopolamento causato, anche da una pessima gestione di amministratori poco attenti alla protezione e valorizzazione del centro storico, ma possiamo ancora godere del fascino e dell’amenità di Collecorvino rimaste intatte.

Fiore all’occhiello di questo paese è sempre stato e continua a esserlo, il Convento di San Patrigno che ha una storia affascinante.

Fu edificato non lontano dal centro abitato, su un colle prospiciente, all’ombra dell’adiacente e omonima Chiesa fondata dai Benedettini nel IX secolo e ceduta nel seicento all’amministrazione dell’epoca, insieme con un fazzoletto di terreno su cui era stata avviata la costruzione del Convento.  

Trasformato dai monaci Francescani e poi abitato dai frati Agostiniani fino alla metà del Settecento, il Convento nella seconda metà del Novecento passò ai Frati Minori Osservanti, per poi negli anni Settanta essere abbandonato completamente fino ai primi anni Duemila, quando sono stati avviati interventi di restauro e di recupero delle coperture e della struttura, pesantemente danneggiate dalle intemperie e dalla totale incuria. 

Grazie agli intensi lavori di ristrutturazione conclusi nel 2014, oggi il Convento rappresenta un luogo di particolare interesse per i visitatori e la comunità corvinese, e ospita frequentemente mostre, concerti ed eventi culturali di grande prestigio.

Al piano terra, si può ammirare il chiostro con l’antico pozzo, e il portico arricchito da  preziosi affreschi seicenteschi che riproducono la vita di San Francesco, Sant’Antonio e altri Beati.

D’immenso valore è la Sala del Cenacolo, un meraviglioso affresco del Seicento raffigurante l’Ultima Cena.

Poco rimane del vecchio impianto architettonico, la vecchia cucina non esiste più come pure, al piano superiore, le vecchie celle dei frati sono state trasformate ed ammodernate, pronte ad accogliere eventuali turisti.

Nell’adiacente chiesa vale la pena vedere il coro ligneo di pregevole fattura, anche bisogno di un importante restauro.

default

E’ notte, ed è inevitabile dare un ultimo sguardo al piccolo centro vestino illuminato.

Se di giorno si rimane ammaliati, di notte si è estasiati di fronte a tanta bellezza che seduce e incanta.

La nostra visita a Collecorvino volge al termine ma continua per scoprire le bellezze del nostro Abruzzo e della nostra Italia.

Mauro D’Agostino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *